mercoledì 21 giugno 2017

Condividere le emozioni: un viaggio in Terra Santa (1)


Partire per un viaggio è sempre un’esperienza particolare ed entusiastica, un’esperienza nuova in cui ci mettiamo alla prova, sfidiamo i nostri limiti e ci confrontiamo con l’altro.
Viaggiare con il Padre Eduardo, o.c.d., significa crescere spiritualmente e culturalmente, migliorarsi, abbandonarsi. Significa pregare, cantare e inebriarsi di Dio e del Carmelo.
Quest’anno la meta è stata ISRAELE con un gruppo di 52 persone provenienti da diverse parti del mondo: Spagna, Francia, Italia (io e mio marito), Olanda, Madagascar, El Salvador, Nicaragua, USA, ecc. Tutti con cultura e idiomi diversi, ma questo ci ha dato la possibilità di accorgerci che le differenze si perdono, e che ognuno è andato assomigliando all’altro − giorno dopo giorno − tanto da diventarne intimo fratello: mistero dell’AMORE!!! Amore eclettico che realizza la comunione con Dio. Ecco il messaggio finale che da questo viaggio ne è scaturito.    
Siamo partiti da Madrid per Tel-Aviv il 24 maggio e la prima tappa è stata Haifa con soggiorno di tre notti presso il Monastero Stella Maris al Monte CARMELO. E’ il luogo dove si può percepire e scoprire la spiritualità carmelitana che si nutre di poesia e bellezza; di fiori e profumi; di contemplazione e silenzio e che contribuisce a far nascere il desiderio di salire sempre in alto verso la «fertile Montagna del Carmelo».
Il Monte Carmelo è una catena montuosa di 26 Km di lunghezza, di una larghezza di 8 Km a forma triangolare e si eleva fino a 600 m; un promontorio che si addentra nel Mediterraneo come la prua di una nave e su cui si trova il santuario Stella Maris.«Carmelo» deriva dall’ebraico “Karem El” che significa “giardino di Dio” o “vigna di Dio” (infatti nell’antichità i suoi pendii, di cui i profeti celebrarono lo splendore, erano coperti di viti), anche se si può tradurre semplicemente “orto” o “spazio coltivato dall’uomo”. Oggi è una riserva naturale di flora e fauna. Il profeta Elia visse nelle sue grotte dove avrebbe trovato rifugio per sfuggire alla collera del re Acab (1Re 19,8). “Elia si recò alla cima del Carmelo; e, gettatosi a terra, pose la faccia tra le proprie ginocchia…” (1Re 18,42).
A partire dal IV secolo, numerosi eremiti cristiani (di lingua greca e rito bizantino) si ritirarono a vivere nelle grotte della montagna. Nel XII secolo, un gruppo di crociati latini si consacrarono a vivere in ossequio di Gesù Cristo, imitando la Vergine Maria, nel cui onore costruirono una cappella. Nel 1207 il Patriarca Sant’Alberto di Gerusalemme scrisse per loro una Regola di vita. Presero il nome di “Fratelli della Beata Vergine del Monte Carmelo”. Le successive guerre fra crociati e saraceni fecero sì che si alternassero momenti di pace e di persecuzione. Alla fine Acri cadde definitivamente nelle mani dei musulmani nel 1291. I carmelitani che non riuscirono a fuggire in Europa furono massacrati. Sotto la protezione del profeta Elia nacque qui nel XII secolo l’Ordine del Carmelo. Santa Teresa di Gesù fondò nel XVI secolo il Carmelo Scalzo. 
Il monastero della Vergine del Carmelo, che conserva la grotta del profeta Elia sotto la cappella della Vergine, si chiama “Stella Maris” (Stella del Mare). Il suo faro illumina l’arrivo delle imbarcazioni. Da qui si domina la città, la baia di Haifa, fino ad Akko (S. Giovanni di Acri) e si possono scorgere le città del sud del Libano. La grotta del profeta è visitata dai musulmani, ebrei e cristiani di tutte le confessioni.
I carmelitani scalzi recuperarono il Monte Carmelo per l’Ordine nel 1631. Da allora, il monastero Stella Maris è stato varie volte distrutto e riedificato. Parte di esso è stato adattato per l’accoglienza dei pellegrini. 
HAIFA è una città portuaria, industriale e universitaria, costruita alle falde del Monte Carmelo e bagnata dal mar Mediterraneo. E’ la terza città di Israele. Attraverso il suo porto entrarono la maggior parte degli ebrei dopo la seconda guerra mondiale.
Ad Haifa c’è la sede mondiale della fede Bahai, con vari edifici circondati da meravigliosi giardini persiani e molti spazi verdi.
Haifa è conosciuta come “La perla d’Oriente”. Un proverbio ebreo dice: “A Gerusalemme si prega, a Tel-Aviv ci si diverte, ad Haifa si lavora”. 
AKKO è una delle città più antiche del mondo. Viene nominata per la prima volta nella Bibbia nel Libro dei Giudici 1,31: “Aser non scacciò gli abitanti di Acco…”. Viene fondata sotto il nome di Akko verso il 1500 a.C. e al tempo dei Greci fu chiamata Tolemaide e durante le crociate San Giovanni di Acri. Quando San Paolo visitò la comunità cristiana di Gerusalemme è detto che passò da Tolemaide (Atti 21,7). E’ stata l’ultima capitale del regno latino di Gerusalemme che cadde in mano dei musulmani nell’anno 1291. Qui abitava sant’Alberto di Gerusalemme. Oggi la città è abitata da ebrei, ma vi sono minoranze musulmane e cristiane.
La città vecchia è Patrimonio dell’Umanità e conserva numerosi monumenti, come la cittadella crociata, antica sede dei cavalieri ospitalieri, la galleria dei templari, la moschea Jezzar Pasha (la più grande di Israele fuori Gerusalemme).
Anegela Parisi ocds
 (1 - CONTINUA)