domenica 20 maggio 2018

La Domenica di Pentecoste e il fuoco d'Amore


Meditiamo con P. Paolo Calabrese ocd


“Vieni Santo Spirito”. Con l'invocazione allo Spirito Santo si conclude la celebrazione del tempo di Pasqua per avviarci a vivere in modo speciale, contrassegnati dal sigillo dello Spirito Santo, il tempo dell'annuncio del vangelo, della Chiesa, della nuova umanità . Il Dono di “Gesù in mezzo a noi” si compie oggi sotto forma dell'azione dello Spirito Santo che agisce nella Chiesa e nel cuore dei credenti che veramente l'accolgono con docilità. Una umanità “nuova”, “redenta”, quella che viene annunciata dalla predicazione dei discepoli che mostrano con la loro vita e le opere la misericordia di Dio su di essi. I discepoli sono strumenti attivi e consapevoli dello Spirito, “parlano in lingue”, “operano guarigioni”, soprattutto annunciano la buona notizia del dono della misericordia di Dio a tutti gli uomini. Nasce in Cristo un “popolo nuovo” dal “cuore nuovo”. 
La Parola di Dio descrive l'azione dello Spirito prima singolarmente ponendosi su ciascun uomo poi mettendo in comunicazione tutti gli uomini che l'ascoltano. Ad ognuno dà un dono e tutti raduna in unità. La dispersione degli uomini nella babele dei culti, culture e tradizioni si risolve così nella azione di grazia dello Spirito Santo che unisce  l'umanità nel nome di Gesù. Unità e diversità, pluralità di carismi e fedeltà. La Chiesa è tutto questo. In ogni epoca il Signore ha assistito la sua Chiesa in modo nuovo dotandola di carismi e doni che spesso sono nati nelle prove della storia, dalle divisioni, dalle guerre. Spesso ha dovuto riformare se stessa nel suo modo di testimoniare il Signore per mantenere inalterata questa fedeltà allo Spirito. E' la lunga storia dei testimoni, dei santi e dei Concili che dapprima con imprevedibilità e fantasia crea la diversità dei carismi e poi indirizza in modo nuovo il cammino della Chiesa. In questo percorso riviviamo anche il dono della vita consacrata. Santa Teresa di Gesù amava definirsi “figlia della Chiesa” e voleva che i suoi monasteri fossero fiaccole di preghiera e carità a favore di tutti gli uomini e i sacerdoti in particolare. In un momento storico di divisione della cristianità tra cattolici e protestanti durante le guerre di religione,  una umile monaca  ricorda con la testimonianza della sua vita il primato dell'azione dello Spirito nel cuore dei credenti. Il suo incontro con l'umanità di Cristo rivissuto nella preghiera ha segnato il suo cammino di conversione ed è diventato per tutti fonte di ispirazione nella Chiesa. La santità è il dono dello Spirito nella Pentecoste. Dona che perdura ancora oggi. Con la Pentecoste abbiamo ricevuto in pienezza il primo dono del Risorto: il suo Spirito di Riconciliazione. Misericordia e libertà, vita oltre le logiche di odio e di morte. Lo spirito del perdono, che tutto risolve nella concordia ci spinge a rifiutare via alternative di menzogna e potere. Questo è il fuoco d'amore che lo Spirito Santo ci ha donato, Spirito che rigenera il cuore dei credenti e che ci dà la forza di ridire ogni giorno: Abbà, Padre.
P. Paolo Calabrese ocd